Condividi i file alla velocità della luce
Scopri come un piccolo team di tecnici del suono risparmia ore al giorno condividendo file audio di grandi dimensioni con Dropbox.
“Dropbox supporta decisamente la nostra produttività, consentendoci di risparmiare il 40% del tempo quando collaboriamo su file di grandi dimensioni.”
Prodotti utilizzati
Settore
Tecnologia
Dimensioni
2-249
Posizione
San Francisco, California
Creare nuovi flussi di ricavo
Jessica Powell aveva un problema con il karaoke: amava cantare cover delle sue canzoni preferite, ma era stanca di usare come base un catalogo limitato di brani cover. (Per qualche strano motivo, le basi del karaoke non assomigliano mai all'originale.) Powell e il suo cofondatore si sono chiesti se l'intelligenza artificiale avrebbe potuto aiutarli a trovare una risposta: con il Deep Learning, avrebbero potuto separare un brano in parti diverse (ad esempio, i bassi o le parti vocali). E così è nata l'idea della loro startup.
Jessica Powell ora è la CEO e co-fondatrice di AudioShake, una società che produce un software di isolamento dei suoni. Il suo team di sette persone collabora con chiunque, dalle grandi etichette discografiche ad artisti indipendenti, per scomporre i brani già registrati in diverse parti, chiamate stem. Una volta effettuata questa operazione, è possibile utilizzare gli stem per creare nuove opportunità di guadagno, come ad esempio remix, spot pubblicitari e trailer cinematografici (e, ovviamente, il karaoke). I tecnici del suono e i ricercatori che compongono il team remoto di AudioShake (distribuito tra la Silicon Valley, il Texas e l'Europa) trascorrono gran parte della giornata a condividere file di grandi dimensioni con i clienti e tra di loro. Per farlo, si affidano a Dropbox per team per rendere il processo il più fluido ed efficiente possibile.
Quando Powell ha avviato AudioShake, utilizzava già Dropbox per archiviare i suoi file personali, perciò è stata una scelta naturale quella di usare gli strumenti che già conosceva e apprezzava anche per il lavoro. “Abbiamo creato degli indirizzi email per l'azienda, acquisito un dominio e configurato il nostro account Dropbox”, racconta Powell. “È fondamentale per il nostro lavoro”. Dai un'occhiata ai consigli di Jessica Powell qui sotto su come utilizzare Dropbox per condividere e collaborare su file audio di grandi dimensioni (nonché gestire una startup) ad alta velocità.
“Abbiamo creato degli indirizzi email per l'azienda, acquisito un dominio e configurato il nostro account Dropbox. È uno strumento fondamentale per il nostro lavoro.”
Lavora in un unico spazio organizzato
AudioShake archivia i file audio, che tendono a essere molto grandi, in Dropbox per preservare la qualità della registrazione ed evitare che si presentino errori. A differenza di Dropbox, “alcuni provider di spazio di archiviazione comprimono i file, cosa che sarebbe disastrosa per il nostro lavoro”, afferma Powell. Il suo team remoto lavora su file sempre aggiornati in un'unica posizione centralizzata, senza dover cercare i contenuti nelle sottocartelle di diverse piattaforme o inviare continuamente messaggi ai colleghi per chiedere: “Hai la versione finale di questo file?” “Ci permette di rimanere organizzati”, commenta Powell. “I file e i documenti sono esattamente dove devono essere e questo è un grande vantaggio”. Un altro vantaggio dell'archiviazione che Powell adora è la possibilità di aprire un file audio in Dropbox e capire con un semplice sguardo alle onde sonore che l'IA ha svolto il suo lavoro correttamente. “Posso aprire il file e capire cosa sta accadendo nella musica a colpo d'occhio”, dice. “È davvero pratico”.
Essendo sette membri del team che lavorano in due continenti diversi con fusi orari diversi, i tecnici del suono i e i ricercatori di AudioShake mantengono la collaborazione fluida ed efficiente inserendo commenti e annotazioni direttamente nei file audio. “Avere la possibilità di scrivere annotazioni e renderle visibili a tutto il team è molto utile”, spiega Powell. I membri del team collaborano e pianificano i progetti anche su Dropbox Paper, dove possono scambiarsi feedback più dettagliati.
Jessica Powell si affida alle autorizzazioni dei file per monitorare e gestire il modo in cui i clienti utilizzano i file: “Una notifica mi avvisa quando un file è stato scaricato e quando quel download sta per scadere”, dice. “Tutti questi piccoli elementi che ti danno un controllo più granulare sul modo in cui gestisci i file, su come i clienti li ricevono e sul livello di accesso che hanno i clienti sono molto utili”. Se un cliente torna sei mesi dopo la conclusione di un progetto perché deve accedere a un file, Powell può modificare le date di scadenza dei link secondo necessità. “È comodo il fatto di non dover creare di nuovo il trasferimento”, commenta.
Condividere file di grandi dimensioni e gestire i contratti con i clienti
Il team di AudioShake invia i file ai clienti con Dropbox Transfer anziché cercare di inviarli come allegati nelle email o nelle app di messaggistica. “Si fa molto più in fretta”, osserva Powell. “Tutti i contenuti si trovano nel cloud, perciò ci limitiamo a indicare a qualcuno la posizione esatta in cui può ascoltare i file desiderati”. I membri del team non devono scaricare e caricare i file in diverse posizioni: una volta caricati in Dropbox, possiamo inviare il link direttamente al cliente.
Powell è riuscita a ridurre i tempi di lavoro degli amministratori aziendali gestendo i contratti con la soluzione di firma elettronica di Dropbox, Dropbox Sign. “Senza di essa”, dice, “dovrei scaricare il documento, stamparlo o inserire la mia firma da un altro programma, ricaricare il documento e inviarlo al destinatario, in modo che possa scaricarlo e firmarlo a sua volta. Non richiede tantissimo tempo, ma si somma comunque ad altri”. Con Dropbox Sign, invece, Powell è in grado di condividere un contratto attraverso un link; il cliente lo firma direttamente nel cloud e il documento rimane nella stessa cartella.
“Tutti questi piccoli elementi che ti danno un controllo più granulare sul modo in cui gestisci i file, su come i clienti ricevono i file e sul livello di accesso che hanno i clienti sono molto utili”.
Jessica PowellCEO e fondatrice, AudioShake